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domenica 6 novembre 2016

L'OCCHIO DELL'OSSERVATORE


Articolo scritto da 
Victoria Knowledges


L'occhio umano che stia scorgendo un oggetto volante non identificato nel cielo notturno, oppure esaminando un petalo di rosa illuminato dal sole, é il dispositivo ottico piú compatto, piú portatile e piú flessibile del mondo.



Ma le immagini che ci trasmettono possono essere viziate e distorte non soltanto da difetti o da limitazioni ma anche da fattori emozionali e ambientali.
Piccolissimi oggetti nel fluido oculare per esempio, possono apparire come oggetti svettanti nell'azzurro di un cielo sereno. La miopia cioé la messa a fuoco accorciata e l'ipermetropia cioé la messa a fuoco allungata, possono anche loro distorcere gli stimoli visivi.


Detto questo é probabile che alcuni avvistamenti di ufo possano essere stati fatti da persone la cui visione era distorta dalla miopia. Inoltre l'occhio umano dipende dai riferimenti che lo aiutano a valutare l'ignoto. Se per esempio si mostra a un soggetto un unico punto di luce immobile in una stanza oscura, la luce, nel giro di pochi secondi, sembra mettersi in movimento.
Per alcuni questi movimenti possono essere curvi, per altri pendolari, per altri ancora a zig zag. Questo movimento visto dall'osservatore, é reale cosi come un Ufo puo essere percepito come reale.


I fattori emotivi possono avere anche loro un forte influsso su cio che il cervello vede. Dando cosi corpo alle proprie paura si crea un incontro ravvicinato con l'immaginazione.
Nell'immagine riportata sotto sono raffigurate le sfere misteriose avvistate nel 1566 che secondo un'altra teoria potrebbero essere sovraimpressioni sulla retina.