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giovedì 10 marzo 2016

MITI E LEGGENDE: (Con Video) Alieni e il pianeta terra - Cio che l'umanita ha bisogno di sapere. Parte 3


Chi era colui che aveva diviso i popoli? E chi erano questi Dei sconosciuti che erano da poco arrivati?



Ci eravamo lasciati nella parte 2 di questa serie di articoli “Alieni e il pianeta terra” con le domande citate sopra. Vale a dire: “Chi era colui che divise i popoli? E chi erano questi Dei sconosciuti da poco arrivati?


GUARDA IL VIDEO QUI SOTTO





Partiamo da 2 preconcetti. Come gia detto nella presentazione, in “Eterne Verita” non ci sono verita. Si tratta di supposizioni e ipotesi derivate da cio che abbiamo a disposizione. Quindi queste teorie, non sono giudicabili. Come dice Mauro Biglino…. anche noi facciamo finta che….

Dicevamo, continuando a leggere la Bibbia, abbiamo esaminato nel passo del Deuteronomio, che ci fu un “Essere” che ad un certo momento divise i popoli.

Una cosa degna di nota é che nel capitolo 10 della Genesi al versetto 25, l’autore dice che ad un figlio di Sem, a sua volta figlio di Noe, nacque un figlio di nome Eber. Questo Eber, a sua volta ebbe 2 figli, a uno dei quali mise il nome Peleg.

Come molti di voi sicuramente avranno letto, nel libro “Il dio alieno della bibbia” - Mauro Biglino, edito dalla Uno Editori - a pagina 141 si legge: “Questa affermazione si giustifica col fatto che il nome Pelèg deriva dal verbo [Palàg] che significa appunto “dividere”.

Ma chi era costui che divise i popoli? Di sicuro non era Yahweh! Perche si puo essere sicuri di questo? Perche non fu Lui a creare l’uomo, in quanto il nome del “Signore” nella bibbia, inizio ad essere “invocato” solo quando nacque un nipote di Adamo il cui nome era Enos 
(Confronta Genesi 4: 26)

La domanda sorge spontanea. In base alla scrittura di Deuteronomio 32: 16-17 e considerando il fatto che il popolo di Israele fu formato molto tempo dopo, é possibile che Yahweh fosse anche lui venuto da poco?

Perche questa riflessione? Perche anche se la bibbia attribuisce a Yahweh tutte le opere, dalla creazione fino a dopo il diluvio, i fatti, dicono che “l’ereditá” di Yahweh fu Giacobbe, un personaggio che troviamo molto tempo dopo il diluvio, ripeto, molto tempo dopo.

Giacobbe, secondo la cronologia era un discendente di Shem, uno dei figli di Noe (approfondiremo su Shem in un’altra riflessione in seguito). Anzi addirittura figlio di un pronipote di quest’ultimo, Eber, il quale appunto genero Peleg, che come abbiamo detto pocanzi, probabilmente gli venne messo quel nome perche a quel tempo furono spartiti i popoli della terra.

Ma comunque sia ancora a Giacobbe ci dobbiamo arrivare, in quanto non era nato neppure Abramo.

Quindi le ipotesi sono 3: 

Il signore che si comincio ad invocare al tempo di Enos, non era Yahweh. 

É possibile che fosse Yahweh, ma che durante il diluvio parti dalla terra e fece ritorno solo dopo la catastrofe 

Come dice Deuteronomio 32:17 Dopo il il diluvio, quando l’altissimo divise i popoli, lui era tornato, ma come lui erano arrivati sulla terra anche altri (nuovi, venuti da poco, che i vostri padri non avevano conosciuto) che a loro volta desideravano un popolo da governare. 


Questo, potrebbe rispondere alle nostre domande anche su chi fossero questi Dei nuovi. In accordo con il libro di Zecharia Sitchin “Il libro perduto del Dio Enki”, dopo il diluvio, Si cominciarono a ricostruire cittá nell’Eden (possibile terra di Shumer), non solo, per gli Anunnaki, ma dice il libro (nella dodicesima tavoletta tradotta) che Anu, il sovrano di tutti gli dei, scese sulla terra e da li comincio a “spartire” tra i suoi figli la terra. Si decreto da allora, che anche ai terrestri fossero concesse delle citta in cui dimorare, cosi che gli dei cominciarono ad insegnare agli uomini le arti e i mestieri.

Ora, che la storia del popolo di Israele, fu scritta durante l’esilio babilonese, questo lo sanno tutti. Ma non perche essi attribuirono al loro Dio, tutte le opere fatte da altri, significa che questo sia vero.

Come abbiamo visto nella nostra riflessione, le ipotesi, se si legge e studia attentamente, cambiano di netto.

E colgo l’occasione anche per dire un’altra cosa. Guardando molti video e leggendo, ho appurato come il lavoro di Sitchin venga spesso messo in ridicolo perche si dice che le sue siano invenzioni.

Ma se si va indietro nel tempo anche il lavoro di Erich Van Daniken, quando scrisse il suo “Gli extraterrestri torneranno” suscitó polemiche e subí attacchi incredibili.

Ed anche recentemente i lavori di Mauro Biglino non sono ben accetti dalla comunita religiosa, eppure i “fatti” da lui documentati parlano chiaro. Eppure, nonostante questo, guardando ad esempio una trasmissione andata in onda sulla rete nazionale, ci si rende conto di come ancora ci siano molte persone che non vogliono assolutamente sentir parlare di teorie alternative.

Tutto questo si puó capire. Ma vorrei solo dire una cosa ai lettori che seguiranno questa ed altre nostre future riflessioni:

“É vero che molto di quello che scaturisce dalle ipotesi costruite dai liberi pensatori, non legati da un preconcetto teologico puo sembrare un qualcosa fuori dal comune e che non abbia un briciolo di fondamento, ma vi esorto a chiedervi: 

le interpretazioni teologiche che da secoli si sforzano di “interpretare e manipolare” scritti che, se letti in maniera assolutamente semplice sono chiari come il sole, come si dovrebbero considerare?

Con questa domanda si chiude qui questa considerazione sugli alieni e il pianeta terra, augurando a tutti coloro che continueranno a cercare le eterne verita, un buon lavoro e buona ricerca.


“La conoscenza se sfruttata bene, migliora il mondo”