Di - Nasetti Stefano (Utente Google)
Ciao Pietro, concordo con te che non ci deve fidare ne della scienza e ne della religione. A mio parere l'unico modo di comprendere meglio come stanno le cose è indagare cercando di raccogliere più informazioni possibili per provare a comprendere ciò che è vero e ciò che non lo è. Come detto anche in puntata, sembra che scienza e religione seguano una stessa regola, non importa che sia vero l'importante è che sia credibile. Infatti penso che la verosimiglianza è quel qualcosa di intermedio tra bugia e verità ed è lì che si nasconde il vero inganno. Se una cosa è palesemente falsa la si confuta facilmente, mentre come diceva Platone, la verità non si confuta mai.
Viviamo immersi un un mondo verosimile, non del tutto falso ma neanche del tutto vero, ed è questo il principale problema.
Per risolverlo non possiamo rivolgerci soltanto e in modo troppo diretto, alla scienza o alla religione, ognuno tirerà l'acqua al proprio mulino. A Roma c'è un modo dire che penso renda bene l'idea: è come andare dall'oste a chiedere se il vino è buono!
Penso che incrociare i dati scientifici con i testi antichi, possa essere un buon sistema per avvicinarsi alla realtà o quantomeno per cominciare ad escludere ciò che non è assolutamente attendibile. L'importante è non smettere mai di porsi domande e accontentarsi di una risposta o delle proprie conoscenze fin li acquisite. C'e sempre qualcosa da scoprire, da imparare, qualcosa che potrebbe cambiare anche radicalmente la nostra visione del mondo.
