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mercoledì 5 ottobre 2016

TESTI VEDICI DELL’INDIA

Di  - Nasetti Stefano (Utente Google)

La descrizione dell'inizio di tutto dalla luce, la ritroviamo anche nei testi vedici dell'India.
In questi testi la descrizione è ancora più dettagliata e addirittura si specifica che il tutto è iniziato con un singolo punto di luce.

Ricordo che i Veda, pur essendo testi che sono stati tramandati per millenni oralmente, non dovrebbero aver subito alcuna alterazione che invece si può riscontrare in altri testi tramandati oralmente. Infatti nella cultura induista, le parole dei Veda, che in sanscrito significa sapere, saggezza, conoscenza, erano considerate sacre e assolutamente non dovevano essere cambiate.

"...I Veda, dal punto di vista tradizionale, sono suddivisi in quattro raggruppamenti (i quattro Saṃhitā, i Brāhmaṇa, gli Āraṇyaka e le Upaniṣad) e sono considerati “apauruṣeya”, ovvero non composti dagli esseri umani e quindi appartenenti alla Śruti. Śruti è un sostantivo femminile sanscrito che indica la conoscenza udita al principio dei tempi e trasmessa oralmente dalla casta sacerdotale dei brahmani.

Secondo la tradizione induista, i Veda sarebbero stati creati prima della nascita dall’uomo, e secondo alcuni, anche degli Dèi per poi essere scritti da un sacerdote chiamato Veda Vyasa, considerato un essere immortale, o anche una personificazione del Dio Visnu, fatto uomo per tramandare in forma scritta la conoscenza...."

" .......Nei testi induisti chiamati Veda, in particolare nel Rgveda (che significa inno alla conoscenza), si parla chiaramente dell’origine dell’universo in modo sorprendentemente simile a quello descritto nella teoria del Big Bang, cioè che tutto abbia avuto inizio dall’esplosione di un minuscolo punto di energia pura.

Quest’aspetto, quest’antica conoscenza è ulteriormente affascinante, sorprendente e inspiegabile con le tradizionali tesi storiche, se pensiamo che i testi vedici, costituenti un'antichissima raccolta in sanscrito vedico di testi sacri ai popoli Arii che invasero l’India settentrionale nel XX secolo a.C., risalgono ad oltre 2.500 anni prima della nascita di Cristo, e che risulta possano essere ancora più antichi (si pensa risalenti addirittura al 7.500 a.C.), essendo stati tramandati oralmente per millenni....."

".... Appare quantomeno anacronistico come una conoscenza scientifica, come quella dell’origine dell’universo da un singolo punto di energia a cui la nostra civiltà è giunta soltanto negli ultimi 100 anni e di cui ha avuto certezza soltanto grazie alla scoperta del CERN del bosone di Higgs nel 2012, fosse già descritta in testi di oltre 4.500 anni fa. Tutto ciò non è spiegabile se non accettando l’assunto che questa conoscenza è stata trasmessa a quelle popolazioni, da qualcuno di più evoluto, proveniente forse da altri mondi...." (Cit. dal IL LATo OSCURO DELLA LUNA)

PS: il Bosone di Higgs è quella particella subatomica che conferisce la massa alle altre particelle. Sostanzialmente è la particella che trasfroma la luce in materia ed è per questo che è chiamata la "Particella di Dio"

Alla luce di tutto ciò sembra abbastanza chiaro che la Bibbia sia chiaramente una rielaborazione, o un sunto, di conoscenze più antiche, ma che nella Bibbia non sono state riportate completamente e correttamente ma solo confusamente. Ennesima dimostrazione forse, che non si tratta dell'ispirata parola di Dio.