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mercoledì 28 settembre 2016

RIFLESSIONI SULLE RAZZE UMANE

Di  - Pensavo fossi me ma mi han detto potrei non esserlo (Utente Google)
Secondo le ipotesi storico-antropologiche, gli abitanti nativi delle Americhe sono giunti dall'Asia attraverso la Beringia, cioè un istmo collocato tra l'attuale Alaska e l'estremità nord-orientale dell'attuale Russia. Quindi gli antenati di Inca e tutti gli altri popoli indios sarebbero propriamente gli asiatici. In effetti ci sono delle affinità fisiche tra nativi delle Americhe ed asiatici, soprattutto se consideriamo gli abitanti del sud. Singolare è il complesso delle leggende inca, tra le quali si racconta dell'invasione di uomini giganti i quali sono stati sterminati da un Dio giovane e volante.
Appaiono fisicamente diversi invece i gruppi del nord, come gli aztechi. Loro stessi però secondo le loro leggende, credono di non provenire dall'Asia, piuttosto sostengono di essere arrivati da un luogo chiamato Aztlan. Per affinità di suono, alcuni fanno corrispondere il luogo d'origine degli aztechi ad Atlantide.
Quello che mi fa pensare è: perché Caino si preoccupava di poter essere riconosciuto? Se qualcuno che abita nel Lazio uccide una persona, poi non può preoccuparsi di essere riconosciuto una volta che si trasferisce in Toscana, a meno che non mettano i manifesti ovunque con la sua faccia e non diffondano la sua foto nei TG. Caino uccide Abele, a quel punto lo sanno solo Caino e Yahvè, e da lì a poco lo avrebbero sicuramente saputo Adamo, Eva e il loro circondario (si presuppone fratelli e sorelle). Volendo anche ammettere che gli abitanti del paese di Nod fossero tutti figli di Adamo ed Eva, o volendo ammettere che in realtà Dio abbia creato altri umani, tanto che Nod era già abitato, come potevano gli abitanti di Nod venire a conoscenza di quello che Caino aveva commesso? Il porre un "marchio" sulla fronte di Caino non lo rendeva maggiormente sospettabile tra gli uomini delle nuove terre in cui si spostava? Riprendendo l'esempio di prima, se il laziale va in Toscana, dopo aver ucciso, e la polizia gli pone in faccia un segno identificativo, la gente del posto comincerà quanto meno a chiedersi perché quell'uomo abbia in faccia qualcosa. Sarebbe perciò stato molto più comodo per Caino allontanarsi senza alcun segno, perché in questo modo sarebbe apparso anonimo tra gli altri.
Perché Yahvè aiuta così tanto Caino? Un essere che non avrà scrupoli a farsi sacrificare i primogeniti innocenti, ha molta cura invece di evitare che qualcuno faccia del male a Caino. La punizione di Caino sembra essersi limitata infatti (per un fratricidio!) all'esilio da quel territorio. Per il resto l'omicida ha continuato a svolgere una vita comune, si è sposato, ha avuto figli, ha fondato città, ecc.
Anche volendo immaginare che Yahvè gli abbia cambiato i connotati, perché scomodarsi così tanto per un assassino? Non gli poteva dire "se gli altri ti picchiano, fatti tuoi, sarà la conseguenza dell'avere ucciso tuo fratello. Per evitarlo ti bastava non uccidere".
Sarebbe interessante sapere se nei testi sumeri non ci sia corrispondenza dell'episodio di Caino e Abele, così da scorgere qualche altra informazione su cosa potesse essere questo marchio, e perché tale marchio aveva il potere di rendere immune dalle aggressione degli altri.

In riferimento al Dio creatore rivelato dalle tavolette sumere, potremmo pensare anche che il Dio creatore in realtà non esista ma che quegli esseri credevano che ci fosse. Cioè loro avevano una religione. Possibile che abbiano poi trasmesso la credenza di un essere creatore dell'universo all'uomo. Nella tavoletta stessa infatti si chiede se i terrestri emuleranno gli anunnaki, e non poteva che essere così. Non per forza tutto quello che questi anunnaki dicevano e pensavano doveva essere reale. Anche in loro poteva esserci uno spirito apotropaico.