Pagine

Eterneverita.com

ETERNEVERITA.COM VIENI A TROVARCI SUL NUOVO SITO!
CLICCA QUI

LA VOCE DEI NOSTRI AMICI

QUI DI SEGUITO I PENSIERI, I COMMENTI E LA VOCE DEI LIBERI PENSATORI DEL COMMUNITY PROJECT

mercoledì 28 settembre 2016

RIFLESSIONI SUL TEMA SATANA, LUCIFERO E IL DIAVOLO

Di - Nasetti Stefano (Utente Google)

Due riflessioni sulla puntata prima parte del tema chi sono Satana Lucifero e il DIavolo.La prima riguarda la Bibbia come strumento di divisione. Posso condividere questo pensiero sebbene tuttavia, ritengo che la Bibbia non sia stata creata con lo scopo di dividere ma che le divisioni siano una conseguneza dell'utilizzo che poi se ne è fatto.La spiegazione di questa mia affermazione, deriva da quanto sappiamo riguardo la sua realizzazione.

Infatti tutti sappiamo che _"... la Bibbia non è un libro ma una raccolta di libri (quella cristiana è composta da 66 libri, suddivisa in due parti: l’Antico e il Nuovo Testamento) scritti nel corso dei secoli da vari autori. Altri 15 libri, pur essendo citati nella Bibbia, non sono giunti a noi o meglio, non sono più contenuti nelle versioni che noi oggi possiamo leggere. La Bibbia è quindi una raccolta di libri e in quanto tale, è certo che gli autori della versione che noi oggi possiamo leggere, abbiano “filtrato” le notizie in essa contenute, includendo solo quelle “funzionali” al messaggio che voleva essere trasmesso ... [] .... 

Oggi la maggior parte degli studiosi, ritiene che la Bibbia sia stata scritta (compreso il libro della Genesi, quindi) da più autori rimasti anonimi e che, nel corso dei secoli, hanno cominciato a scrivere racconti, tramandati fino allora solo oralmente, provenienti da più culture, a volte riadattando i racconti affinché risultasse che i fatti narrati, si fossero svolti nell’area del Medio Oriente: ad un certo punto questi racconti ormai scritti, furono raccolti insieme dando origine alla Bibbia. ... [] .... È  quindi chiaro che la Bibbia che oggi conosciamo, non è il testo originario ed univoco come si potrebbe pensare visto che, prima di questa scoperta, la traccia scritta più antica di questo libro era della fine del IX secolo d.C. Dalla datazione al carbonio di alcuni testi,non biblici, rinvenuti nei rotoli di Qumran, è apparso evidente come alcuni concetti espressi nei vangeli o nelle lettere di S. Paolo apostolo, erano già presenti nella cultura ebraica: quindi i vangeli non sarebbero altro che una stesura sotto una nuova forma, più congeniale per il fine che si voleva promuovere, di concetti precedenti. 

Sappiamo inoltre che fino al 1500 e al regno del monarca inglese Enrico VIII, la Chiesa aveva proibito qualunque traduzione della Bibbia, che era quindi scritta e disponibile soltanto in latino. I pochi che avevano tentato di proporre una traduzione della Bibbia per far in modo che fosse disponibile a tutti, e non soltanto ai monaci che conoscevano questa lingua ormai in disuso, furono condannati al rogo perché considerati eretici. Così facendo e fino al XVI secolo, la Chiesa aveva avuto il controllo del messaggio contenuto in questo sacro testo e della sua interpretazione, mantenendo, di fatto, un enorme potere, soprattutto politico, sull’intero mondo conosciuto all’epoca. 

Fu Enrico VIII il primo a far tradurre la Bibbia in inglese secondo una “sua” versione, che gli potesse consentire di divorziare dalla sua consorte, Caterina D’Aragona, e di sposare la sua amante Anna Bolena. Infatti, per il divorzio era necessaria una dispensa papale che l’allora Papa Clemente VII, non volle concedere. Enrico VIII quindi disconobbe l’autorità del Papa di Roma e fondò la chiesa anglicana.  Da quel momento la Chiesa perse il controllo del testo religioso che fu quindi tradotto in varie lingue, con il risultato che nelle varie traduzioni ci furono interpretazioni, in alcuni casi involontariamente mentre in altri volutamente, diverse da quella proposta dalla Chiesa cristiana; in alcuni casi furono addirittura aggiunti degli altri racconti: va da se che le versioni giunte fino a noi sono certamente diverse dalla Bibbia originale, la cui versione oggi storicamente più attendibile, è certamente quella ebraica (testo masoretico). Sebbene volessimo quindi affermare che il testo è d’ispirazione divina, a causa di questa manipolazione perpetrata nei secoli dagli uomini, l’affidabilità e la fedeltà del testo rispetto all’originale e quindi la correttezza del messaggio presente nelle varie versioni oggi in commercio, è assai dubbia. ....."_ (brani tratti dal mio libro solo per una facilità e velocità di sintesi)

Tuttavia sappiamo per certo che esistono anche altri versioni della Bibbia, che non si rifanno al testo mesoretico ma sono addirittura antecedenti ad esso, come ad esmpio la Bibbia dei Copti.
Sebbene quindi, le ci siano state divisioni sull'interpretazione del testo, successive alla versione della Bibbia oggi giunta fino a noi e a cui si rifanno le tre principali religioni, la Bibbia ha diviso ancor prima della sua stesura definitiva (intesa come quella che noi consideriamo tale). Aggiungo inoltre che molte delle suddivisioni generate dalla Bibbia successivamente alla sua stesura "finale", hanno avuto la "necessità" di supportare la "nuova interpretazione" con dei libri aggiuntivi non riconosciuti dagli altri credo. E' il caso del cristianesimo (che ha aggiunto tutta la parte del nuovo testamento, con i vangeli e le lettere degli apostoli), con l'islam che pur considerando sacro l'antico testamento ha avuto la necessità di redigere un nuovo libro (il corano) su cui fondare la sua religione, per non parlare poi di tante altre varianti come ad esempio la Bibbia dei Mormoni, che è stata riscritta aggiungendo o comunque reinterpretandola con i libro di Mormon.

Ritengo dunque che non si possa vedere nella formazione che noi riteniamo attendibile della Bibbia, l'intento di creare un qualcosa che possa dividere ma, tuttavia, è possibile affermare come giustamente fatto rilevare da Giuseppe, che l'effetto che la Bibbia ha poi avuto è senza alcun dubbio quello di portare anche delle divisioni. Un ultima riflessione riguarda invece il discorso relativo alle parole utilizzate nelle religioni per la definizione di Lucifero, Satana o diavolo. Ritengo che quando si è difronte a quello che possiamo paragonare al gioco delle tre carte perprtrato dalle autorità religiose, come evidenziato da Giuseppe, sia necessario andare sui concetti. Condivido in gran parte la ricostruzione etimologica esposta da Giuseppe, tuttavia popongo una riflessione di carattere interpretativo. 

La questione riguarda l'espressione di Lucifero, quale "astro" o "stella" del mattino portatore di luce. Personalmente, sebbene io sappia che tutti i maggiori studiosi ritengano che il riferimento all'astro o alla stella del mattino sia al pianeta Venere, ritengo questa possa essere una errata interpretazione non del tutto inifluente dal punto di vista della ricostruzione dell'identificazione del personaggio Lucifero/Satana.

Se a me chiedessero qual'è l'astro o la stella del mattino che porta la luce, io non risponderei Venere ma il Sole. Sappiamo infatti che il Sole è una stella o, se preferite, le stelle che vediamo nel cielo sono dei Soli. Quindi potremmo anche supporre che l'identificazione di lucifero quale portatore di luce sia con il Sole e non con il pianeta Venere. A corroborare questa deduzione è un altro elemento citato nel finale della puntata precedente da GIuseppe, quando ha ricordato che nel vangelo Gesù si riferisce al diavolo con vari nomi tra cui quello di belzebù che deriverebbe dalla divinità fenicia Baal, spesso identificato come Hadad, dio del sole. 

A circa 65km da Beirut in Libano, si trova la citta di Baalbek, nome che deriva appunto dalla divinità Baal a cui era dedicato un tempio. La città è nota per essere il lugo in cui si trovano i blocchi di pietra più grandi del mondo fatti dall'uomo (? o dai giganti), nonchè area in cui si svolge la famosa battaglia biblica di Davide contro il gigante Golia (gurada caso un gigante), ma questa è un altra storia. Dicevo Ballabek, "...Successivamente, probabilmente a seguito dell'identificazione del dio Baal con il dio del sole egizio Ra e il dio del sole greco Helios, fu ribattezzata in epoca ellenistica, con il nome di Heliopolis, allo scopo di cementare una maggiore fusione culturale all'interno dei propri territori." Dunque torna l'associazione tra Lucifero come portatore di luce e il Sole, anche con il termine satan a cui ci siriferisce anche indicando il dio fenicio Baal anch'esso identificato con il sole.

Questo potrebbe spiegare anche perchè nei vangeli Gesù descrive se stesso come portatore di luce, in quanto il Sole in tutti gli angoli della Terra e in tutte le civiltà, è sempre stato associato ad un significato positivo, in quanto di fatto portatore della vita (senza il Sole, dal punto di vista biologico, non potrebbe esistere vita sulla Terra) e "astro" quindi più importante e centrale in tutte le religioni antiche.

Perdonatemi per il lungo commento, come sanno quelli che mi conoscono, la sintesi non è un mio dono. Ho ritenuto comunque potessero essere interessanti queste annotazioni.