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mercoledì 28 settembre 2016

LA SUPERBIA DI TIRO

Di - Elenacarol Ciotta (Utente Google)
In attesa del rendering della puntata di ieri,  continuo a scrivere sullo spazio concesso dal canale. Stamattina mi sono resa conto del terremoto ed i temi storici trattati dal programma sono aderenti alla realtà che stiamo vivendo. Ricollegandoci all'argomento da cui è scaturita l'analisi successiva dei capitoli della Bibbia, legati al confronto degli scritti con valore profetico, pressoché nullo, ma di notevole interesse storico e di cronaca di Isaia ed Ezechiele, premetto che una  la  distruzione della Torre di Babele, è espressione concreta della contesa tra schieramenti che manifestano il potere e la volontà di dominio sui territori.

Uno scenario di guerra di estrema attualità. Ne consegue che l'evoluzione del linguaggio, abbia rappresentato un segno distintivo dei diversi gruppi che popolavano le aree del pianeta. ciascuno per la propria parte, sostenne le proprie verità e le proprie ragioni, proprio come sta accadendo di questi tempi. il concetto di "Bia", di potere che non esclude la violenza, è più evidente nel termine di "super- bia". 

Della superba Tiro, se ne parla nelle cronache a carattere profetico dei "Triti e ritriti" Isaia ed Ezechiele- epurando il resoconto dall' aspetto di propaganda legata agli interessi del rapporto del gruppo controllato dal Premier Yahwe'h, ne consegue che la superba Tiro era un sito fenicio antichissimo e dedito al commercio. Erodoto ne documenta il valore archeologico attraverso i due templi dedicati ad Eracle e che, il piu' antico, era stato edificato 2.300 anni prima del secondo sito. 

lo storico Erodoto, ne ricava una discendenza di successione di almeno 5 generazini tra i due personaggi identificabili come Ercole e con la conseguente diffusione del culto. Abbiamo così un Ercole Olimpico ed un Ercole semi- divino. Il secondo è un discendente del primo. La storia descritta da Erodoto, ha una corrispondenza con il culto di Baal di Tiro e del suo successore, Melqart. con il nome di Melqart, il Greco- latino Ercole,  viene indicato un individuo appartenente alla razza degli Elohim, ricordiamo Kemosh per i Moabiti, Milkom per gli Ammoniti, Hadad o la più familiare Astarte, per gli Aramei ed infine Malqart per i Tirii. sappiamo che ciascuno di loro è espressione di una  assegnazione di precise aree geografiche sul territorio medio orientale. 

Da un punto di vista storiografico, la rivalità tra gli Elohim è stata documentata dalla Bibbia e dal punto di vista di Yahwe'h e la contesa tra Yahve'h e Milqort è stata drammatica e devastante. Etbaal re di Tiro e discendente di Milqort, concesse in sposa la figlia Jezebel ad Acab, re di Israele, ne seguì il massacro dei profeti di Geova a causa di un disaccordo dalle profonde origini. 

La "superba" Tiro era oggetto di contesa per la sua ricchezza e prosperità. Nebonide di Babilonia, dopo la distruzione di Gerusalemme, tenterà di conquistare i tesori di Tiro, senza alcun successo. L'Impero Babilonese decade e Tiro si riduce ad una Satrapia Medo Persiana, sotto Ciro il Grande e riprende  l'attività commerciale. Grazie alla indagine di Erodoto e di quanto ci è pervenuto attraverso l'attività storiografica di Giuseppe Flavio, è possibile guardare alle vicende di epoche remote, anche attraverso altri punti di vista, distinti dall' unilateralita' offerta dalla Bibbia. 

La riflessione  sugli aspetti della presunta superbia di Tiro, va a braccetto con la sete di dominio di Yahve'. gli Elohim erano tutti caratterizzati dall' avidità e dalla superbia, una caratteristica che l'umanità ha incarnato fedelmente. Può esserci di conforto che alcuni Elohim erano innamorati del genere umano che avrebbe ribaltato le sorti della loro discendenza divina, mescolata a quella umana.