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giovedì 29 settembre 2016

IL VALORE DELL’ORO

Di  - Nasetti Stefano (Utente Google)
Il valore dell'oro non è da ricercarsi nella sua rarità.Il valore di una cosa, una qualsiasi cosa è determinato dalla domanda in rapporto all'offerta. Una cosa che è rara non è detto che abbia un valore se nessuno è interessata ad averla per quanto difficile da trovare.

Per l'oro il ragionamento che hai fatto ritengo sia corretto (è soltanto la mia opinione).
Per facilità e velocità, ti riporto qui di seguito uno stralcio del mio libro in cui affronto anche questo aspetto:
".....si possono trovare le origini del significato culturale dell’oro nelle storie riguardanti i miti della creazione.

Abbiamo visto come, secondo molte di queste storie, dei visitatori sono giunti dalle stelle con lo scopo primario di sfruttare le risorse del pianeta, in particolar modo per estrarre l’oro. Se accettiamo quest’assunto, tutto appare più plausibile perché l’oro potrebbe aver avuto una funzione attiva ed importante nell’ambito di una tecnologia pari o superiore alla nostra attuale, basata sull’elettricità o comunque sul trasferimento di energia.



Oggi la nostra civiltà impiega elevate quantità di oro nell’industria dell’elettronica. La quantità di oro impiegata è assai più elevata di quanto si possa comunemente immaginare, al punto da rendere redditizia anche l’attività connessa al recupero di questo metallo dai rifiuti. Ci sono delle aziende che acquistano tonnellate di apparecchi elettrici ed elettronici dismessi presenti nelle discariche, per poter recuperare, attraverso un complesso processo industriale, tutto l’oro e l’argento presenti nei circuiti elettrici dei vari apparecchi. Nonostante questo processo industriale risulti molto costoso, quest’attività ha degli ottimi margini di redditività, proprio in conseguenza dell’elevata quantità di oro e metalli preziosi presenti nei circuiti elettrici ed elettronici. Inoltre l’oro, così come l’argento, ha proprietà antibatteriche a differenza ad esempio del rame, del ferro o di altre leghe metalliche. Questa peculiarità è forse la spiegazione del perché, ancora oggi, gli oggetti destinati ad essere utilizzati o offerti agli Dèi sono fatti d’oro?
Questi visitatori interpretati come Dèi, cercavano di limitare trasmissione di batteri tra loro e gli uomini, utilizzando esclusivamente oggetti d’oro?

Abbiamo detto come l’uomo sia forse stato creato ed impiegato inizialmente come “aiuto”, supporto all’attività estrattiva svolta da questi antichi colonizzatori. L’uomo quindi per secoli avrebbe estratto e consegnato a questi visitatori l’oro e avrebbe quindi cominciato a considerarlo un elemento importante. Tenuto conto poi, che questi visitatori furono interpretati e quindi considerati come Dèi, l’uomo ha dunque associato l’idea dell’importanza dell’oro con il concetto di divino.

Quando questi visitatori terminarono la fase riguardante gli insegnamenti di base, fase in cui come detto, dimoravano ed interagivano quotidianamente con gli uomini, e passarono alla fase in cui la loro presenza si fece più discreta, l’uomo continuò a mantenere nella sua cultura, quest’associazione tra l’oro e il concetto di divinità.

In questa fase, sempre secondo la teoria degli antichi astronauti, questi presunti Dèi, lasciarono al comando delle varie civiltà della Terra, dei loro rappresentanti umani, o forse ibridi.

Questi intermediari andarono quindi a ricoprire nella quotidianità, il ruolo che in precedenza era stato degli Dèi e, per sottolineare e legittimare il loro diritto di governare, vollero apparire essi stessi come Dèi. Continuarono quindi a chiedere alla popolazione l’oro, con cui realizzare, vista l’inutilità a livello tecnologico, oggetti decorativi e simbolici per sottolineare la loro presunta origine divina, il loro collegamento con gli Dèi.


Tutto ciò è evidente ad esempio, nella cultura egizia piuttosto che in quella greca, romana o centroamericana. Nel corso della storia, i sovrani umani hanno perciò continuato a considerare l’oro, come simbolo delle loro presunte origini divine, come un qualcosa da ostentare per rimarcare la loro superiorità rispetto agli altri uomini e quindi il loro diritto di governare.
In molti pensano ancora oggi, che il valore e l’importanza dell’oro sia sempre stato legato alla sua minore disponibilità o rarità rispetto a quello degli altri metalli.



Oggi sappiamo come il valore di una qualunque cosa, non sia dettato necessariamente dalla sua rarità, quanto semmai dal rapporto della domanda rispetto all’offerta. Una cosa rara, infatti, non ha necessariamente più valore di una cosa più comune ma molto richiesta, anzi nella maggior parte dei casi è vero il contrario. Il valore di una cosa è direttamente proporzionale all’importanza che quella cosa ha per una persona, per un gruppo di persone o per una comunità. Un oggetto estremamente raro, non ha alcun valore se nessuno è interessato ad averlo.
L’oro quindi, nel corso della storia, ha avuto un elevato valore soltanto perché è stato considerato importante, poiché elemento correlato con il concetto di regale, superiore, divino.


Ancora oggi è il simbolo per eccellenza della ricchezza e connota, più di qualunque altra cosa, uno stato sociale superiore.
Non sembra esserci altra plausibile e logica spiegazione a questa comune, planetaria, elevata considerazione ed importanza dell’oro nel corso della storia.


Abbiamo detto come l’oro fosse un elemento correlato alle divinità, un qualcosa da offrire come dono agli Dèi. Sappiamo però come in tutte le culture della storia umana, un altro elemento che veniva richiesto e offerto a Dio o agli Dèi, era quello del sangue......."

Spero sia esasutiva come risposta